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Informazioni Servizio Sociale Professionale
Fonti Legislative
L.R. 11 del 20.4.2016, Legge 27/2006, Legge 251/2000, DPR n.328/2001, D.Lgs n.229/99, Legge n.328/2000, Legge 84/93, Legge Regionale n.23/2003.
Il SSP:
Persegue la qualità, sotto il profilo tecnico professionale, degli interventi psicosociali a cura degli assistenti sociali nelle aree indicate dal D.P.C.M. 14.2.2001 “Atto di indirizzo per il coordinamento in materie di prestazioni sociosanitarie”.
Assicura mediante la Formazione, la Ricerca sociale e in Servizio sociale, la Progettazione e la Supervisione, processi di cura personalizzati, rispettosi dell’interezza della persona e della realtà relazionale nei sistemi di vita del singolo e dei gruppi, inseriti nella comunità,
Rivolge la sua attenzione all’ appropriatezza degli interventi diretti ad intercettare e trattare, nel singolo, nel gruppo e nella comunità, la domanda di salute, soprattutto in riferimento alla presenza di condizioni socio economiche e relazionali problematiche, che possono mettere a rischio la corretta effettuazione delle cure.
Promuove l’integrazione delle prestazioni sanitarie con quelle sociali, riconoscendo la centralità della presa in carica del “sistema persona”, alfine di prevenire, ridurre e/o rimuovere tutte quelle situazioni di bisogno che inficiano i processi di cura.
Il SSP lavora per:
1. Affermare con forza il principio dell’unitarietà della persona assistita;
2. Sviluppare le Politiche Sociali aziendali per assicurare la qualità, efficacia ed efficienza degli interventi professionali realizzati a livello aziendale negli ambiti della prevenzione, dell’accompagnamento, del sostegno e recupero di persone, famiglie, gruppi e comunità in situazioni di bisogno e di disagio connesso alla malattia, anche promuovendo e gestendo la collaborazione con soggetti terzi, istituzionali o afferenti al terzo settore (privato sociale).
3. Rafforzare la funzione di advocacy del servizio sociale a tutela di un equo e giusto accesso ai servizi e fruizione delle prestazioni socio sanitarie;
4. Progettare interventi di informazione e orientamento degli utenti, sia nell’interfaccia distrettuale ed ospedaliero dei servizi, che nella redazione della Carta dei Servizi Sociali in raccordo con gli UURRPP;
5. Implementare e razionalizzare il lavoro di rete aziendale, interaziendale e tra istituzioni ed EEL.L
Svolge le seguenti funzioni:
• Favorisce l’adozione di Buone Prassi di intervento nel Lavoro sociale;
• Promuove percorsi di formazione trasversali a tutti gli assistenti sociali dell’ ASP al di là dei singoli contesti organizzativi di appartenenza, al fine di favorire il processo di verifica e di aggiornamento delle prassi professionali, in riferimento ai cambiamenti in atto all’interno del Sistema di welfare e dei nuovi bisogni emergenti, riducendo al minimo il rischio di un’autonomia tecnica che assuma i connotati di “arbitrarietà”;
• Valorizza e promuove percorsi di ottimizzazione delle competenze, anche manageriali, presenti all’interno della professione;
• Fa capire all’esterno e alle altre professioni i contenuti e le specificità del Lavoro Sociale;
• Implementa i rapporti con le Università in ordine alla Ricerca Sociale e in Servizio Sociale, alla didattica, al coordinamento delle attività di tirocinio;
• Concorre alla individuazione e realizzazione degli obiettivi della Direzione Generale per gli aspetti di competenza;
• Promuove lo strumento del Lavoro di gruppo, interprofessionale, intersettoriale, interistituzionale;
• Avvia i processi di trasparenza per la tracciabilità del Lavoro Sociale;
• Promuove gli obiettivi, valori e principi del Servizio Sociale in Sanità;
• Programma il fabbisogno di base formativo, le attività di studio, di didattica e consulenza professionale, nei servizi sociali socio sanitari e in quelli dove si richiedono specifiche competenze professionali;
• Cura progetti di ricerca e revisione della qualità e degli esiti delle diverse attività della professione sociale mediante la definizione di protocolli, procedure ed istruzioni operative validati e di specifici indicatori di qualità;
• Sviluppa la sperimentazione di modelli organizzativi innovativi e di nuovi protocolli operativi, con metodo scientifico e con l’adozione in via ordinaria di strumenti per la documentazione integrata dell’attività svolta;
Settore Umanizzazione percorsi assistenziali (UPA)
Fonti Legislative:
Patto per la Salute 2014-2016, art.4, Linee progettuali degli obiettivi del Piano anno 2013, Linee programmatiche 2014-2015, approvato con decreto 67/2015 e s.m.i con Decreto n.90 del 21.8.2015, Linea progettuale n.8 “Lo sviluppo dei processi di umanizzazione all’interno dei percorsi assistenziali orientato all’umanizzazione delle cure”, Ministero della salute nell’Atto di indirizzo 2013 punto 4.3 alla Qualità dei servizi sanitari ed umanizzazione delle cure,
Art. 14 del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 maggio 1995, il Decreto Ministeriale 15 ottobre 1996, Ministero della Sanità
Il Settore Umanizzazione Percorsi Assistenziali (UPA) istituito con delibera 1578/2015, è orientato alla qualità:
- Attivando, diffondendo e consolidando una cultura della cura e della care, democratica, compassionevole e critica, negli ospedali e servizi aziendali “… nel rispetto della centralità della persona nella sua interezza fisica, psicologica e sociale, le Regioni e le Province Autonome si impegnano ad attuare interventi di umanizzazione in ambito sanitario che coinvolgano aspetti strutturali, organizzativi e relazionali dell’assistenza” (Patto per la salute 2014-2016)
- Progettando la Ricerca in Medicina Narrativa quale fattore di qualità dei sistemi sanità complessi, capace di attivare il cambiamento nei processi aziendali, innescando l’innovazione organizzativa e procedurale.
Detta progettualità poggia su alcuni assunti della legislazione sanitaria:
1. L’umanizzazione dei percorsi assistenziali, che pone la persona assistita al centro dei percorsi assistenziali nei servizi e ospedali aziendali. Al principio dell’umanizzazione dei percorsi assistenziali, si darà concretezza mediante l’applicazione delle metodologie delle Medical humanities già largamente sperimentate nell’Azienda.
2. La Ricerca in Medicina Narrativa, quale strumento mirato all’innovazione nei servizi sanitari che va quindi incentivata, tenendo conto della qualità e rilevanza della ricerca in sanità e delle sue dimensioni scientifiche ed etiche.
Gli ambiti tematici e operativi in cui il Settore Umanizzazione percorsi assistenziali può assicurare il proprio specifico contributo sono:
• Qualità e rilevanza della ricerca sanitaria e strumenti per la sintesi delle informazioni scientifiche
• Metodi per la valutazione di impatto degli interventi sanitari
• Dimensioni scientifiche ed etiche dell’attività di ricerca
• Documentazione e valorizzazione dei prodotti della ricerca
• Il cambiamento e le resistenze al cambiamento e le sue dimensioni culturali, che chiamano in causa più gli aspetti legati alla comunicazione interpersonale, alla formazione, alla costruzione di valori, linguaggi e logiche d’azione condivise
• Medicina narrativa nelle Aree critiche
• L’integrazione organizzativa e professionale
• Il Lavoro di gruppo multiprofessionale ed intersettoriale per favorire sia la Ricerca che l’Umanizzazione dei Percorsi assistenziali.
Il Settore UPA interviene prioritariamente sui processi assistenziali e organizzativi per ri-orientarli al rispetto e alla specificitaÌ della persona/sistema investendo:
• sulla qualità della relazione con il paziente-cittadino;
• sulla personalizzazione delle cure;
• sull’accessibilitaÌ fisica, la vivibilitaÌ e il comfort dei luoghi di cura.
Le azioni di sistema migliorative sono progettate dal Gruppo di lavoro permanente del Settore UPA. che è intersettoriale e interprofessionale, rappresentativo di tutto il territorio.
Per il buon funzionamento dei servizi e per la regolare erogazione di prestazioni di qualità, è indispensabile rafforzare la credibilità dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza per consolidare la fiducia che i cittadini ripongono nei servizi e negli operatori; pertanto sarà compito dell’AUPA, in raccordo con gli UURRPP e il Sistema Informativo aziendale:
• adottare una particolare comunicazione diretta a promuovere un’immagine positiva dell’ASP di Cosenza
• rafforzare la conoscenza e visibilità di quanto in azienda si produce
• assicurare la promozione, informazione e valorizzazione delle iniziative e dei progetti aziendali;
A questo proposito in raccordo con gli uffici preposti avrà funzione di input in ordine:
• ad un più agevole accesso alle informazioni
• alla semplificazione
• alla trasparenza
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29 mag 2017 - Servizio Sociale Professionale |
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22 giu 2016 Servizio Sociale Professionale |
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22 giu 2016 Servizio Sociale Professionale |
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16 lug 2015 Servizio Sociale Professionale - Distretto Sanitario Tirreno |
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